Chi trova un “amico”…
3°in Una prostituta di nome Daryna
Di Doriella12
Categoria: Etero
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Tags: prostituzione
Una volta ingranato col business e trovato qualche cliente in paese, arrivò il momento di espandere gli orizzonti e cercare da rimorchiare nei paesi limitrofi. Nel frattempo, un nuovo inquilino si apprestava ad occupare l’appartamento sopra quello di Daryna. Ma prima torniamo alla nostra eroina.
***
Da qualche tempo ormai aveva cominciato a frequentare un signorotto sulla sessantina che pareva essere finalmente la sua gallina dalle uova d’oro. Sia ben chiaro, non è che non amasse Carlo, la sua altra fiamma dalle macchine costose, ma ahimé quest’ultimo era decisamente troppo incostante. Sergio invece, il suo nuovo amico, era proprio la roccia (anche se più parca) di contanti che le serviva.
La relazione con Sergio era una di amore e odio a dirla tutta. Sovente le era capitato di avere degli alterchi con l’omaccione, erano anche volate delle sberle oltre agli insulti, ma sempre lui tornava per farsi consolare, e lei ovviamente da brava amica lo perdonava. Fu durante una di queste discussioni che notò per la prima volta l’uomo che l’avrebbe rovinata, ma del quale si sarebbe anche innamorata perdutamente (per qualche mese per lo meno). Mentre la vicina, come al solito, guardava sconvolta dalla sua finestra lei e Sergio che si picchiavano in auto e poi limonavano duro per scusarsi, ecco entrare in scena in tutta la sua smeagoliana bellezza, il nuovo inquilino. Egli passò con tutta la nonchalance di questo mondo, davanti all’auto dove si stava compiendo il misfatto e salì le scale senza nemmeno degnare la scena di uno sguardo, quantomeno confuso, come se la cosa fosse la più naturale del mondo. Daryna d’altro canto l’aveva notato eccome, ma per il momento aveva altre priorità da soddisfare. Ordinò dunque a Sergio di trovare un posto appartato per andare in camporella.
Poco dopo si ritrovava sul sedile posteriore della sua Corsa a farsi infilare malamente due dita grassocce nella figa. Sergio era un uomo ormai un po’ attempato, con un ampia stempiatura, braccia flosce e panzetta da birra, poco “etta” e molto “panza”, quindi non esattamente il più agile dei manzi; tuttavia aveva una vera passione per le scopate in auto: era una cosa che lo faceva sentire di nuovo un focoso ragazzino. Per un po’ stette lì a prepararla per sfondarla come si deve, ma l’impazienza prese presto il sopravvento e ritenendola bagnata a sufficienza, la fece spostare per potersi posizionare sopra di lei all’entrata di quella bella figa navigata. Le aprì le gambe e lui con un vigoroso e giovanile colpo di reni (che a dire il vero avrebbe pagato il giorno dopo) entrò brutalmente nella figa di Daryna, facendola gemere come la troia che era. Lei ormai, ben oltre l’abitudine di essere trattata rudemente, godeva nell’essere sbattuta come una cagna e gridava a Sergio di sfodargliela più forte. Lui la penetrava con ardore mentre gli umori di lei si riversavano sul sedile e sulla sua maglietta. La sua figa era così larga che ci nuotava dentro, ma era così preso dal momento che stava comunque per raggiungere l’orgasmo. Dal canto suo Daryna aveva provato cazzi ben più grandi, ma da esperta prostituta qual era, sapeva bene come sfruttare il corpo dei suoi geriatrici compagni. Nella fattispecie, la pancia protuberante di Sergio, seppur impedisse la masturbazione diretta, offriva però una gradevolissima frizione, acuita dai folti peli. Puntò quindi i piedi contro la portiera opposta e cominciò a strofinare in modo osceno il clitoride contro la sua pancia, gemendo come una cagna e facendolo eccitare fino a portarlo all’orgasmo. Dopo essersi svuotato in profondità dentro di lei ed essersi ripreso, Sergio portò la mano alla figa di Daryna e cominciò a massaggiarla fino a farla venire con un grido stridulo.
Terminata la sessione Sergio la riaccompagnò a casa e la lasciò alla porta con una bottiglia di buon vino e dei nuovi deliziosi abiti. Daryna lo salutò con un bacio appassionato e rientrò in casa dove la aspettava Giovanni, che reclamava il suo affitto.
“Via via, calmati, adesso mi dedico anche a te”, disse Daryna, già calda per il recente rapporto. Giovanni era già pronto con il cazzo in tiro, seduto sul divano e non vedeva l’ora di affondare le mani in quel culo mordido e smagliato. Daryna gli si sedette sopra e senza preamboli cominciò a saltargli su e giù sul cazzo come un’indemoniata. Giovanni la afferrò con forza, fino a lasciare lividi, per le cosce e le chiappe e cominciò a sbattersela sul cazzo fino a venirle dentro con un grugnito osceno, mescolando il suo sperma a quello di Sergio, che Daryna non aveva fatto in tempo a lavare. Sentendosi sporca ma soddisfatta, lasciò amorevolmente Giovanni a darsi una sistemata, mentre lei andava a farsi una doccia per togliersi i vari liquidi di dosso e finire il lavoro che Giovanni aveva lasciato in sospeso, masturbandosi con la spugna per il corpo fino a venire e accasciarsi sul pavimento della doccia con gli spruzzi che lavavano via ogni prova dei rapporti.
***
La sera la mente di Daryna ritornò all’immagine del nuovo vicino, che aveva incrociato alla mattina. La testa calva, un corpo nodoso, completamente glabro a causa dell’uso decennale di cocaina, un’adolescenziale entusiasmo per l’amore e un carattere tendente alla vendicatività; sembrano gli elementi perfetti per completare il quadro che si sta delineando nello sperduto paesino brianzolo. Un mix esplosivo a dir poco, che non poteva necessariamente portare ad un finale diverso da quello che è stato e che verrà prossimamente svelato.
Nella raccolta: Una prostituta di nome Daryna
Scritto da: Doriella12
Il disagio è il mio pastore.
08:33
Intrigante . Aspetto i nuovi racconti erotici con la prostituta Daryna e i suoi clienti/inquillini in cerca di avventure
00:35
Quando hai scritto “bellezza smeagoliana” mi hai distrutto 🤣 Una delle mie serie preferite del sito 😸