Parcheggio
Non era stata una bella serata, stanchi e stressati ci siamo messi a litigare fin da subito senza un vero motivo ed ora siamo in macchina in questo parcheggio, in silenzio, al buio, non sappiamo più cosa dire ma non vogliamo andare a dormire così.
Una macchina si ferma poco distante davanti a noi, in questo parcheggio enorme ma vuoto, il lampione illumina i visi di una coppia, molto più giovane, sorridente e felice di noi.
Non credo ci abbiano visto, nella nostra triste e silenziosa immobilità.
Iniziano subito a baciarsi e intuiamo i movimenti delle loro mani che cercano pezzi di pelle nascosti.
Mi appoggi una mano sulla coscia e mi fai un mezzo sorriso.
“Ti ricordi quando lo facevamo pure noi? Che dici li lasciamo soli?”
“Sai che paura gli fai se accendi la macchina e le luci adesso!? E poi quanti anni sono passati dall’ultima volta…”
Inizi a muovere la mano sulla mia coscia risalendo sempre di più fino a sentire che sono già eccitato.
Vediamo la ragazza scomparire con la testa tra le gambe di lui, mentre tu mi slacci la cintura, io ti aiuto e mi calo calzoni e mutande, vediamo solamente ogni tanto la coda di capelli biondi comparire e scomparire, gli sta facendo un gran pompino, molto apprezzato direi, visto l’espressione di lui.
Allungo la mia mano e la faccio scomparire sotto la tua gonna, poi su verso quelle mutandine che sento già un po’ umide.
Improvvisamente il ragazzo sgrana gli occhi nella nostra direzione, ci ha visto, poi prende la coda della ragazza e la tira su, ricompare il suo viso con ancora la bocca aperta.
Anche lei ci mette a fuoco e ci vede, parlottano un attimo poi ci sorridono, la ragazza ci fa ciao ciao con la mano poi torna sotto. Lui ora ci sta guardando direttamente quasi con sfida, mentre lei ha ripreso il pompino.
Li guardi un secondo e poi ti tuffi anche tu sul mio membro.
Io e lui ci guardiamo soddisfatti.
Con una mano cerco di accarezzarti le gambe e a sollevarti il vestito per scoprire le tue cosce, vorrei fare di più ma la posizione non me lo consente. Ti inginocchi sul sedile, la testa tra le mie gambe e il culo in su, ti sollevo del tutto la gonna e finalmente posso spaziare con la mano sulle tue chiappe tonde, ti sei messa quel perizoma di pizzo minuscolo e super sexy, ma se eri partita da casa con questo addosso come abbiamo fatto a finire con il litigare?
Vedo che il ragazzo apprezza la vista del tuo bel culo bianco e poco dopo compare di nuovo la ragazza che rimane un buon minuto a guardare, poi inizia a muoversi, fa un po’ di casino molto probabilmente indossava dei pantaloni.
“Credo che lei si stia spogliando”
Ti sollevi incuriosita e vedi le ultime mosse di contorsionismo poi la ragazza lancia i pantaloni e forse le scarpe sul sedile dietro, poi ci sorride e si sfila la maglietta, sotto è nuda, ha un seno piccolo forse una seconda, ci guarda sorridendo.
Poi è il turno di lui che finisce di togliersi il sotto e lo lancia dietro poi si sfila la maglietta rivelando un torace muscoloso e glabro.
Ci guardano orgogliosi dei loro corpi poi lei si mette nella tua stessa posizione e rincomincia il pompino mentre lui fa vagare le sue mani su quel corpo snello e muscoloso.
Resti un attimo a guardare quel corpo bianco illuminato dal lampione e le manone del ragazzo che lo percorrono e lo esplorano, gli occhi dei lui sono puntati su di te sembra che ti stia sfidando.
Allora con calma sbottoni il tuo vestito poi te lo sfili e lo pieghi, ti giri verso i sedili dietro e lo appoggi tranquillamente consapevole di mostrare una vista favolosa del tuo culo tondo, poi ti risiedi sul sedile e con studiata lentezza sfili il reggiseno in pizzo abbinato alle mini mutandine.
Il ragazzo rimane estasiato nel vedere il tuo seno abbondante, è enorme rispetto quello della sua ragazza, lo guardi con un sorrisino, la ragazza ricompare giusto per vedere lo spettacolo di te che con movenze feline torni in ginocchio sul sedile e con la testa tra le mie gambe. Ora le mie mani possono vagare sul tuo corpo pieno di curve, una si impossessa subito di un seno o meglio di quello che riesce a contenere, l’altra corre verso le tue chiappe esposte verso il finestrino.
Sei bagnata, ma era facile intuirlo anche solo dalla foga che stai mettendo nel pompino, le mie dita entrano in te senza nessun problema, subito due scompaiono mentre la mano mi si bagna.
Quando con un dito bagnato inizio a spingere sul buchetto del culo e lentamente lo faccio scomparire, sento tutto il tuo godimento sul mio membro.
Improvvisamente si sente un rumore, forse un urlo dall’altra auto, alzo lo sguardo e vedo il ragazzo, mi ero quasi dimenticato di loro, si vedono le sue mani che tengono la coda bionda della ragazza e gli dettano il ritmo, sta scopando la bocca della ragazza con forza, si sente una specie di ruggito, ti alzi anche tu e assisti agli ultimi secondi prima che lui svuoti tutto il suo piacere in quella bocca che tiene schiacciata su di lui.
Quando gli spasimi di piacere si placano vediamo ricomparire il viso della ragazza, paonazzo e con il trucco tutto sbavato, un rivolo bianco è colato dalle labbra lungo il collo fino al suo piccolo seno, ci sorride e si appoggia al petto del suo ragazzo a riposarsi e guardarci, gli sorridi dolce e torni giù su di me.
Ora fai tutto con più calma, ogni tanto fermi il pompino per goderti le mie dita dentro di te e muovi il culo per farmi capire cosa vuoi che io faccia.
La macchina si mette in moto
Senti il rumore, ti sollevi e guardi pure tu, siamo un po’ delusi, ma poi vediamo che si stanno avvicinando lentamente a noi, si stanno affiancando dalla tua parte, diventi paonazza e nascondi la faccia tra le mie gambe con i capelli che ti coprono.
“Pensavo sarebbero solo passati invece si sono proprio fermati a meno di un metro dal tuo culo”. Te lo dico mentre riprendo lentamente a muovere le dita dentro di te.
Senti il mio uccello avere uno spasimo e rincominci lentamente il pompino.
“Sono tutti e due al finestrino che guardano”
Aumenti un po’ il ritmo
“Stanno abbassando il finestrino!”
Inizi a muovere il culo contro le mie dita, immagino il loro punto di vista e so cosa stanno guardando, lo conosco bene, allungo l’altra mano e ti tengo aperte le chiappe, ora il tuo culo tondo e abbondante è completamente esposto al loro sguardo, possono vedere benissimo un dito affondato nel tuo culo e le altre tre nella tua figa spalancata, la mia eccitazione è alle stelle come la tua.
“Abbasso anche io per fargli vedere meglio?”
La risposta me la dai aumentando ancora di più il ritmo del pompino.
Abbasso lentamente il finestrino dalla tua parte, ora oltre a vedere molto bene possono sentire il rumore dell’acqua che fanno le mie dita e la tua bocca.
L’idea di essere così esposta ha un effetto devastante, stai godendo sul mio uccello.
Vedo la ragazza allungarsi sopra il ragazzo per avvicinarsi per vedere meglio, è una bella ragazza ora la vedo bene, non si sono neppure rivestiti, si allunga ancora un po’ , si sporge oltre il loro finestrino, muove la testa per vedere il più possibile, esce con tutto il busto, le sue tettine sode e giovani pendono sotto di lei quando si sporge più che può e si appoggi alla nostra portiera, è vicinissima al tuo culo, la vedo fare un’espressione strana e voltarsi verso il suo ragazzo che sorride sornione, credo stia facendo lo stesso trattamento che sto facendo a te, sta godendo a pochi centimetri da te, da noi.
È affascinata dalle mie dita che scompaiono dentro di te, ti allargo le chiappe per fargli vedere meglio, ha gli occhi fuori dalle orbite, poi allunga un braccio e ti accarezza una chiappa.
Perdi il controllo, come se ti avesse dato la scossa, inizi un orgasmo che parte con un lungo rantolo soffocato dal mio uccello, prosegue con il tuo culo che si agita e spinge verso le mie dita verso di lei e si conclude con un urlo che mi fa vibrare l’uccello e poi esplodere nella tua bocca.
Quando la tempesta è finita io sfilo lentamente le dita da te, lei è lì a guardare i tuoi buchi aperti poi ti accarezza dolcemente le chiappe prima di tornare nella sua macchina.
Sollevo il finestrino, loro mi sorridono e rimettono in moto la macchina, ti accasci sfinita sul sedile.
Vedo che si fermano poco più in là per rivestirsi, poi vanno via, noi restiamo ancora un po’ abbracciati, più stanchi di prima ma più rilassati e non più arrabbiati, ci rivestiamo con calma e torniamo verso casa.
Scritto da: Pollo Ollop
Mi piace scrivere racconti erotici in cui mischio realtà e fantasia, hai letto un mio racconto? fammi sapere cosa ne pensi, consigli e critiche sono ben accette.