Amore

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Categoria: Orgia

Siamo arrivati alla fine della mia storia. Quella che è nata come una trasgressione è diventato amore.

Dalla scoperta di Maria molte cose cambiano, sia per me che per Andrea.

Lui e la sua amante cazzuta continuano a vedersi più volte a settimana e dopo un paio di mesi riusciamo a parlare un po’ seriamente. Mi confessa una cosa che credo orami di avere già capito da tempo. Lui ama Maria. Il nostro rapporto è diventato un semplice volersi bene, come amici, come sorella e fratello. Quello che è chiaro ad entrambi è che non siamo un più una coppia. D’altro canto anche io non amo più mio marito, ma inizio a provare sentimenti forti e molto chiari nei confronti del mio padrone Dario. Decidiamo così di divorziare. I bambini restano in affido condiviso, anche se restano a vivere con me. Andrea è sempre presente per loro e il fatto che ora conviva con Maria non cambia l’attenzione che ha per loro. Nonostante tutto è un ottimo padre.

Il cambiamento più doloroso è quello che non mi aspetto; e riguarda proprio Dario.

Nei mesi successivi al mio divorzio, io e il mio padrona facciamo sesso molto spesso. Siamo sempre più uniti e le perversioni sono sempre maggiori. Usiamo sex toys, facciamo foto e sesso all’aperto.

Forse sbaglio, ma credo che voglia partecipare a un’orgia e quello che mi sorprende è che io stessa voglio fare sesso con più uomini. Parlo con lui molto spesso e provo a sondare il terreno, senza mai dire apertamente di voler fare questo. Parlo di porno con gangbang e di esperienze che ha fatto fare ad altre sue schiave. Non me lo propone direttamente però. Credo che voglia che io prenda l’iniziativa.

C: Dani, hai organizzato tutto?

La risposta al telefono è un semplice “Tutto ok!”. 

Mando un messaggio a Dario in cui fisso un appuntamento in una casa fuori città.

“Ho una sorpresa per te!”.

Durante la settimana di attesa al grande giorno sono sempre su di giri. Non vedo il mio padrone, ma mi masturbo ogni volta che ne ho la possibilità. Sono super eccitata.

Quando arriva il giorno della sorpresa sono pronto. Tutta depilata. Capelli piastrati, trucco e rossetto rosso e un completino di pizzo molto sexy. Passo a prendere Dario e lo porto in questa casa. Lo faccio accomodare su una poltrona nel salotto e mi siedo sul divano in attesa.

Dopo nemmeno un minuto entrano in stanza tre uomini di cui due di colore. Sono palestrati molto robusti. Io guardo Dario in attesa del via libera, che però sorprendentemente non arriva. Non so bene cosa fare. Devo aspettare? Devo annullare tutto? Devo andare avanti? Ho paura di aver fatto una cazzata. I tre maschi non mi lasciano molta scelta iniziano a spogliarmi, a baciare il mio corpo, mentre io non tolgo lo sguardo dal mio padrone che resta impassibile. Ha un’espressione che non riesco a decifrare. Non fa una piega e io con lui non oso fare una mossa. Al contrario i tre maschioni mi spogliano completamente. Mi baciano il collo, mi palpano la mia terza abbondante che ormai è libera di essere vista e toccata, uno dei due ragazzi di colore mi massaggia la figa appena depilata. Sono completamente alla loro mercé, ma non mi lascio andare senza il via di Dario.

Via libera che arriva ad un certo punto quando vede che le stimolazioni mi stanno facendo godere molto, ma io trattengo ogni tipo ti piacere. Non voglio godere senza che lui me lo permetta.

Fa un cenno con la testa e capisco che posso finalmente godere di quegli uomini.

Mi inginocchio in mezzo a loro. Hanno tutti e tre dei cazzi di notevoli dimensioni – la mia amica Daniela ha scelto bene. Sento l’odore pungente dei loro sessi, cosa che un tempo mi avrebbe nauseato, ma aroma che oggi mi rende ancora più eccitata e desiderosa di assaggiarli.

Afferro con le mani i due membri di colore e li sego, mentre annuso il cazzo del terzo uomo e con un unico affondo lo prendo in bocca. Mi alterno tra mani e bocca con quei meravigliosi bastoni di carne.

Uno alla volta entrano in profondità nella mia gola, cosa che mi provoca conati e al tempo stesso molto piacere. Ho imparato ad amare profondamente la sensazione di riempimento che un cazzo in gola dona.

A questo punto mi metto a pecora sul divano e i tre notano con sorpresa che il culetto è sbarrato da un butt-plug.

            C: Avete via libera su tutto tranne che sul mio culo. Quello è solo del mio padrone!

I tre ridono.

I due uomini di colore si spostano dietro di me e uno da sotto e uno da sopra iniziano a penetrarmi la figa depilata. Mentre il terzo si posiziona davanti a me e mi infila il cazzo in bocca, i due dietro si alternano a scoparmi. Sento quelle mazze nere enormi che si fanno strada dentro di me.

            C: Dentro insieme!

Grido mentre ho un secondo di respiro dagli affondi in gola del cazzo del terzo uomo.

I due omoni neri eseguono. Il primo da sotto si infila in profondità dentro di me, seguito dal secondo che molto lentamente mi apre. Ho subito un orgasmo, seguito da molti altri dovuti alle penetrazioni in contemporanea dei due membri. I tre poi si alternano di continuo. Ho umori che colano ovunque. Quando i bei maschioni sono al limite mi metto in ginocchio davanti a loro. Uno alla volta ricevo i loro schizzi di sperma caldo sulla faccia e sui capelli. Sono completamente coperta di sperma. Lo assaggio anche. Delizioso. Guardo il mio padrone sperando che anche lui si unisca a rendermi un bellissimo sborratoio, ma resta immobile sulla poltrona.

Bacio i tre cazzi e li congedo.

Quando i tre uomini se ne sono andati, Dario si alza. Viene vicino a me e mi fa alzare. Mi accompagna verso il bagno e accende la doccia. Si spoglia ed entra con me. Sono completamente coperta di sperma, come una di quelle pornostar che escono dalle gang bang. Di fatto questa è stata la mia prima. Noto che il cazzo di Ale non è in tiro come speravo. Ho paura che lo spettacolo non gli sia piaciuto.

Mi lava via dai resti degli altri uomini. Sono pulita e profumata. Nuda a pochi centimetri da lui. Vedo che mentre mi tocca il suo arnese diventa duro. Lo afferro e lo accarezzo.

            C: Le è piaciuto lo spettacolo che ho organizzato per lei? Avrei sperato che si unisse anche lei.

Lui non risponde. Mi gira con la faccia contro le piastrelle. Sento che mi stappa il culo togliendomi il plug anale.

            D: In realtà tu hai fatto tutto questo per te!

Me lo dico con rabbia e con altrettanta rabbia punta il suo cazzo sul mio culo e lo penetra. Perdo la mia verginità anale ed è proprio il mio padrone a prendermela.

Non ha mai fatto così. Mi scopa con foga, rabbia. Sento dolore, ma si mischia al piacere enorme che mi provoca. Non dura molto tutto questo. Ho un forte orgasmo poco prima di sentire il seme di Dario riempire il mio intestino. Un piacere enorme.

            D: Hai assaggiato la libertà oggi. Non hai fatto tutto questo per me, lo hai fatto per te. Perché sei libera finalmente, libera dai vincoli del matrimonio, libera dalla paura di essere giudicata e libera mentalmente. Hai provato il piacere e ora lo desideri. Lo desideri da più uomini. Per un po’ di tempo dovremo smettere di vederci. Devi capire ciò che davvero vuoi.

Mi dice tutto questo mentre lo riaccompagno a casa. Non serve a nulla controbattere e dire che io voglio essere sua. Ha deciso.

Nelle settimane che seguono sto malissimo. Mi sento sola. Cerco piacere con uomini sempre diversi, a volte anche donne. Ma tutto questo ha l’effetto di farmi sentire troia, che in realtà non mi dispiace, ma ancora più sola. Ogni tanto sento Rebecca e mi dice che Dario non si prende cura delle sue schiave da un po’. Li capisco tutto.

Chiamo Dario e gli do appuntamento a casa mia per un caffè.

            C: In questo periodo ho capito cosa voglio. Ho passato settimana a scopare con chiunque, uomini e donne. Giovani e vecchi. Singoli e coppie. Mi sono sentita troia e mi è piaciuto. Ho preso cazzi e dio solo sa quanto sperma ho ingoiato. Ma ho capito una cosa. Ogni volta che tornavo a casa dai miei figli pensavo “Vostra madre è una troia, gode un sacco, ma torna sempre a casa sola!”. Ho provato tanti cazzi, ma l’essere riempita mi ha sempre reso vuota. Ho capito che l’unica cosa di cui ho bisogno sei tu! Perché ti amo!

Dario non dice nulla mi bacia e per la prima volta facciamo l’amore. Quello vero. Non sono un oggetto, non sono una sottomessa. Sono la donna che anche lui ama. Mi penetra con dolcezza e in un modo mai provato prima. Lo adoro. Lo amo.

Quella sera ci siamo messi assieme e mentre sentivo il suo seme invadere il mio utero, abbiamo concepito la nostra prima figlia.

Tutto è nato da una voglia di trasgressione e da un tradimento. Da lì però ho trovato una nuova famiglia, un nuovo marito, altre due figlie. Il piacere e la libertà sessuale. Ho trovato un uomo che mi tratta alla pari, ad eccezione di quando facciamo sesso (soli o con altre sue schiave che ho insistito tenesse) in cui lui è il padrone e noi le sottomesse. Ho trovato l’amore. In una parola, ho trovato Dario.

Nella raccolta:

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Cosa dire di me? Sono uno scrittore amatoriale. Amo il genere dominazione, ma non disdegno tutto ciò che può essere interessante e coinvolgente. Se hai una storia da raccontare, ma non sai come farlo... scrivimi e troveremo un modo insieme! sono su Facebook come Canta Storie e alla mia mail Cantastoriedal28@gmail.com

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