Il Terzo Tempo (cap 2)

Categorie: Lesbo, Orgia
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Non credevo alle mie orecchie e a dire il vero anche ai miei occhi visto che la stanza, dove Alessia mi aveva fatto cenno furtivamente di entrare, offriva una vista panoramica della sala, grazie probabilmente ad un ingegnoso sistema di carrucole o non so di quale altra diavoleria che faceva scorrere lateralmente un pannello e mostrava, grazie ad un vetro oscurato tutto ciò che accadeva nell’attigua sala video.

Mi sedetti comodamente sulla meravigliosa poltrona Chesterfield in cuoio scuro (era lì per me?) e cominciai ad ascoltare una meravigliosa sinfonia di baci e carezze che le signore si scambiavano mentre un addetto molto imbarazzato sistemava il proiettore per trasmettere probabilmente di lì a poco qualcosa.

Rivolsi lo sguardo sulla destra dove riconobbi la signora Laura del Monte, proprietaria dell’omonima farmacia, accarezzare il generoso décolleté della signora Maria Descanso, moglie dell’architetto Bonomi, professionista stimato in Italia ed in Europa.

Sembrava una riunione massonica segreta, dove le protagoniste erano donne abituate a recitare nella loro vita ruoli di accompagnamento o rappresentanza e che qui trovavano evidentemente libertà, passione e piacere saffico.

Ero ancora assorto in queste supposizioni quando Alessia prese la parola

“Amiche care, grazie di essere venute così numerose, qui nel nostro spazio aperto. Vi ringrazio come sempre della vostra discrezione e protezione di questa nostra iniziativa. Questa sera ho pensato di accompagnare i nostri giochi con un video. Sono stata un po’ birichina ed ho fatto inserire qualche microcamera nascosta all’interno del circolo… buon divertimento”.

Detto ciò, con il suo solito sguardo sensuale diede un cenno di assenso al povero addetto video, ormai in preda ad orgasmi sensoriali e cominciò ad aprire le danze togliendo il vestito morbido con un movimento veloce e come sempre eccitante.

Si avvicinarono due donne che non conoscevo ed iniziarono a baciarla intensamente, fu l’inizio di uno spettacolo inebriante.

Alessia chinava la testa all’indietro e mi cercava con lo sguardo, mentre una delle due era già sotto di lei e, spostato il perizoma nero, era già concentrata sui suoi umori.

Alternava le spinte della lingua sulla sua figa in modo ritmico accelerando e decelerando i colpi e provocando in Alessia gemiti di piacere, che venivano interrotti dai baci che una meravigliosa bionda le forniva.

Le due donne erano entrambe bellissime. La più piccolina era mora con dei capelli lisci color corvino occhi scuri ed una carnagione ambrata forse asiatica, con forme generose ed abbondanti. L’altra invece bionda e slanciata, una terza di seno ben proporzionata e due gambe meravigliosamente lunghe ed affusolate.

Intorno a loro uno show lesbo in piena regola.

Riconobbi in fondo alla sala la signora Mariscoli niente di meno che la direttrice della filiale della mia banca che, lasciati i panni severi e calcolatori che evidentemente il suo ruolo le imponeva, era invece inginocchiata sotto Giovanna Mercati, ovvero la proprietaria dell’omonimo ristorante. Le stava leccando la figa aiutandosi con due dita e, nonostante fossero un po’ più lontane riuscivo a distinguere chiaramente le implorazioni della direttrice, che chiedevano di essere inondata della pioggia d’oro della sua partner.

Tutto questo in meno di dieci minuti.

Non stavo capendo assolutamente nulla anche se il mio cazzo invece aveva ben chiara tutta la situazione e di lì a poco avrebbe reclamato giustamente di non rimanere a guardare.

Intanto Alessia era stata messa a pecora sopra il tavolo che supportava la proiezione e, non so da dove, di fianco a lei era spuntata una valigia con giochi erotici e sex toys di ogni genere e dimensione.

La bionda la stava lubrificando, mentre la piccola mora era già pronta con un cazzone nero in lattice di almeno 23 cm.

Dopo ulteriori leccate di preparazione ecco il fallo scuro entrare dentro e provocare un genitore misto di dolore e piacere in Alessia che, sapendo di essere di fronte a me , mi guardava implorante passandosi la lingua sulle labbra. Le due donne la masturbavano con attenzione e reverenza, ma anche con decisione; lei si voltava per cercare di capire cosa stesse accadendo, ma gli occhi vitrei la tradivano ed era probabilmente vicina all’orgasmo.

In tutto ciò scorrevano le immagini sul proiettore che mostravano la squadra degli operai autori dei lavori di ristrutturazione intenti ai loro compiti.

Tutti uomini e ragazzi bellissimi, probabilmente selezionati non a caso, con jeans e canottiere che mettevano in mostra muscoli e spalle sudate, semplicemente miele per le api. Difatti le ospiti di Alessia non impegnate in giochi lesbo erano comodamente sedute intente a masturbarsi osservando il video.

Non credevo ai miei occhi e mentre sbottonavo la zip del mio pantalone un solo pensiero mi scorreva in testa… ma i mariti dove sono?

Toc Toc…

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Un commento

  1. linda
    11/08/2022
    12:39

    …i mariti stavano per entrare per completare l’esito dell’orgia Cazzi e mazzi Soddisfati loro to ..

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