Sonetto IX

Fottiamci, anima mia, fottiamci presto
perché tutti per fotter nati siamo;
e se tu il cazzo adori, io la potta amo,
e saria il mondo un cazzo senza questo.

E se post mortem fotter fosse onesto,
direi: Tanto fottiam, che ci moiamo;
e di là fotterem Eva e Adamo,
che trovarno il morir sì disonesto.

Veramente egli è ver, che se i furfanti
non mangiavan quel frutto traditore,
Sò ben che si fottevano gl’amanti.

Ma lasciamo le ciance e sino al core
ficcami il cazzo, e fa che mi si schianti
l’anima, ch’in sul cazzo or nasce or muore;

E se possibil fore,
Verrei pur nella potta anche i coglioni
D’ogni piacer fottuti testimoni.

Nella raccolta:

La più celebre raccolta di poesie erotiche della letteratura italiana. I Sonetti Lussuriosi sono stati pubblicati da Pietro Aretino nel lontano 1526 e testimoniano quanto la voglia di sane scopate abbia contribuito al Rinascimento italiano.

Scritto da:

Nacqui ad Arezzo nell'anno in cui Colombo scoprì l'America e fui fra i più grandi poeti del Rinascimento italiano. Tuttavia, a causa della licenziosità delle mie opere, pochi di voi hanno avuto il privilegio di studiarmi sui banchi di scuola. Prendo dunque ora la parola, animato dagli editor di Erhotica, per divulgar a voi moderni l'arte raffinata con cui racconto ogni scopata

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