Palle prosciugate

Il sole era caldo e il cielo limpido quasi senza nuvole. La mattinata si prestava bene per una corsetta all’aperto. Non si soffriva nemmeno troppo perché soffiava un fresco venticello ristoratore.  

“Eccola!” esclamò Claudio puntando con l’indice in direzione di una panchina di legno. 

Come aveva loro predetto Naomi Carla si sarebbe trovata nell’area est del resort; Carla preferiva praticare attività sportiva all’aperto prima di mezzogiorno, diceva che il sole al suo picco le faceva male alla pelle. Inoltre, da quando erano lì il fidanzato non si era mai alzato da letto prima delle 13:00. Poteva quindi star tranquilla che il in sua assenza non avrebbe combinato cazzate. Non sapeva quanto si sbagliasse. Luca e Claudio la trovarono seduta sulla panchina di legno a riprendere fiato. Doveva aver corso già un bel tragitto: grondava dalla fronte e la maglietta a mezze maniche di color fucsia presentava due estesi aloni di sudore sotto le ascelle.  

Facciamo un passo indietro: la sera precedente Naomi aveva illustrato quale sarebbe stato il successivo passo per la realizzazione del piano da lei stessa elaborato. Questa volta toccava a lei godere. Luca e Claudio avrebbero avuto il compito di tenere Carla impegnata lontana dal suo bungalow. La streamer italo-giapponese avrebbe potuto così avvicinare Faiz senza problemi, fingendosi interessata ad imparare un gioco di carte si sarebbe fatta invitare dentro e una volta seduta sul suo letto lo avrebbe sedotto. Si aspettava certo che il ragazzo egiziano avesse opposto un’iniziale resistenza al tradimento e questo avrebbe reso il sesso ancora più soddisfacente. In realtà a Luca non sembrava giusto tutto ciò. Si calava nei panni della persona tradita quale era stato in passato. Però ad essere onesti nemmeno ciò che aveva fatto alla SPA era moralmente accettabile eppure lo avrebbe rifatto. Anzi, se non fosse stato per i limiti imposti proprio da Naomi avrebbe scopato Anna su quel lettino e sarebbe venuto dentro alla fica più burrosa che avesse mai visto.  

Ora, comunque, Luca e Claudio si trovavano di fronte a Carla; la ragazza aveva alzato lo sguardo su di loro esibendo un evidente punto interrogativo sul viso. “Ciao. Noi volevamo parlarti di una cosa. O meglio, Claudio voleva chiederti se una volta terminato l’evento ti andasse di partecipare al suo streaming. Ha invitato l’autore del manga romantico Shibuya Love&Dreams. E…”. Naomi aveva ragione. Non appena Carla udì il nome del manga accettò con tanti cuoricini negli occhi. “Ti va se ne parliamo al bar? Non abbiamo fatto colazione stamattina” chiese Claudio toccandosi la pancia per rendere la frase più credibile. Era fatta. S’incamminarono verso il bar e tempo dieci minuti si trovarono seduti intorno a un tavolino rotondo sotto un ombrellone. Chissà come se la stava cavando Naomi. 

Nel frattempo, Naomi era riuscita a introdursi nell’alcova d’amore di Faiz e Carla; aveva suonato il campanello; il ragazzo egiziano aveva aperto la porta ancora in boxer e a petto nudo; con la scusa di voler imparare assolutamente quella stessa mattina a giocare a un certo gioco di carte era stata invitata ad entrare. Tutto secondo i piani. “Ah, dovrei indossare qualcosa. Scusami tanto. E’ che mi ero appena svegliato…” fece a un certo punto Faiz. Faiz era proprio un fessacchiotto. Per altro indossava un boxer giallo macchiato di piscio. Naomi fu delusa nel notare due cose: primo, era evidente il ragazzo non fosse granché dotato; secondo, sotto spalle larghe e pettorali formati si aspettava almeno il cenno di una tartaruga e invece niente. Ad ogni modo non voleva si rivestisse e quindi si affrettò a rassicurare “Non ti preoccupare, non mi mette affatto in imbarazzo”. Nonostante tutto, Naomi aveva una gran voglia di chiavare. S’osservò un po’ intorno in cerca di un movente che spingesse il ragazzo a muovere il primo passo. Niente, un’inattesa vampata di calore impedì ulteriori indagini. Nulla la eccitava di più che il pensiero di spingere un ragazzo a tradire e la sua vagina andava a fuoco all’idea di umiliare una fidanzata. Per anni Naomi aveva combattuto contro le sue fantasie erotiche, avevano vinto loro.  

Così ora se avesse voluto scopare avrebbe dovuto interpretare il ruolo della ninfomane. Poco male… Naomi si levò d’improvviso in piedi sul letto, il letto dove forse una coppia di fidanzati aveva fatto all’amore la sera prima e probabilmente si erano scambiati bacini teneri; Naomi si levò sul letto e iniziò a spogliarsi: in contemporanea lanciò in aria la t-shirt e si lasciò scivolare ai piedi i pantaloncini di jeans. Persino Faiz, che la conosceva appena e non l’aveva osservata affatto in altre circostanze, non si sorprese di apprendere che non portasse il reggiseno. Piccole e adorabili mammelle erano ora libere di ammiccare in libertà, capezzolini già turgidi erano circondati da larghe areole rosa; un neo compariva entro i confini dell’areola sinistra. Naomi rise mentre con entrambi le mani cominciò a strizzarsi le tette. Eppure, se il ragazzo avesse voluto sfuggire a quella visione di puro erotismo abbassando lo sguardo avrebbe avuto una spiacevole sorpresa: le gambe di Naomi, più lunghe del busto, non erano meno eccitanti. Chiedevano di essere morse quelle cosce carnose con appena qualche smagliatura e segno di cellulite. Ora erano comunque visibili tutti i sette tatuaggi sul corpo: sul braccio lo spadone dell’eroe di Berserk, sul fianco un petalo di ciliegio, intorno all’ombelico uno Yen, sulle cosce due maschere della Commedia dell’Arte italiana, sul polpaccio la coda del diavolo e dietro la nuca due shuriken   

Com’era prevedibile la prima reazione del fedele fidanzatino fu tentare di ritrarsi:” No, no, no!” urlò. Non troppo convintamente siccome rimase seduto sulla sedia da gamer in cui si trovava. Ineluttabile come una calamità ma con la grazia di una ballerina in un attimo Naomi saltò giù dal letto e gli fu addosso. Prima però la ragazza recuperò dalle tasche del pantaloncino un preservativo perché in auto verso il resort si era accorta di aver dimenticato a casa le sue pillole anticoncezionali.  

Si sedette su Faiz e si avvinghiò a lui, le braccia intorno a collo. Naomi cominciò a muoversi avanti e indietro con il bacino, entrambi avevano ancora addosso gli slip. Gli si accostò all’orecchio, mentì: “Cosa posso farci? Mi eccitano i ragazzi con le macchie di piscio sulle mutande”. Ormai Faiz aveva smesso di lottare contro la sua coscienza o per lo meno di darlo a vedere; aveva serrato gli occhi, il respiro affannoso. Un ultimo e più brusco colpo di bacino gli liberò l’uccello dalla gabbia dei boxer: anche se eretto non era un granché, almeno era circonciso; la streamer non aveva mai scopato con uno circonciso; se lo sarebbe fatto bastare. Senza preavviso Naomi si alzò in piedi lasciandosi scivolare questa volta ai piedi gli slip per poi piegarsi a novanta gradi di fronte al non più così fedele fidanzatino. D’istinto Faiz avvicinò il suo pube alla fica che sbavava e sbavava come fosse il muso di un mastino. “No, stupido!” lo rimproverò mentre gli afferrava la testa e se la trascinava sotto le chiappe; doveva leccarla. Timidamente l’egiziano tirò fuori la lingua e prese a leccare quel ben di dio completamente depilato. Un brivido percosse la schiena di Naomi, poi più niente; le lappate avvenivano troppo lente e irregolari; la ragazza se ne stufò in fretta. Per la seconda volta si accostò all’orecchio del giovane: “Sei un pasticcino tanto dolce ma non sai leccare la figa di una donna” ammonì con durezza.  

Il cazzo di Faiz parve sgonfiarsi un istante a causa dell’umiliazione. Però Naomi non ci badò, rimise a sedere il ragazzo e decise finalmente di aprire il preservativo; per così dire, vestì in fretta il buffo pene e vi si calò sopra d’un colpo. Con rabbia ed eccitazione si spinse nella fica tutto il palo di carne fino alle palle. Tornò a sentire qualcosa e ne fu contenta. Prese a saltellare forsennatamente; sempre più violento lo schiocco provocato dall’impattare dei due pubi, la sedia sopra la quale i due amanti stavano scopando poteva cedere da un momento all’altro. Sicuramente nessuno dei due si aspettava la chiamata che da lì a breve sarebbe arrivata. 

Infatti, al bar sotto l’ombrellone Luca, Claudio e Carla stavano ormai chiacchierando da un’ora. Luca e Claudio avevano finito di mangiare il loro gelato, Carla s’era scolata già la seconda bottiglia d’acqua. I due amici non sapevano più cosa inventarsi. Claudio stava persino richiamando alla mente un paio di barzellette che conosceva. Però qualche secondo di silenzio furono sufficienti affinché Carla decidesse di controllare che ora fosse. Caspita, erano già le 13:30, chissà se il moroso poltriva ancora a letto o si preparava a raggiungerla per il pranzo. “Un momento ragazzi, scusate. Videochiamo il mio moroso” disse. Una videochiamata? Cosa? Se Naomi avesse finito di scoparsi il fidanzato oppure avesse fallito avrebbe di certo inviato lei un messaggio. Era chiaro che Faiz non poteva rispondere e se Faiz non avesse risposto avrebbe insospettito Carla spingendola ad andarsene dal bar.  

Il cellulare sulla scrivana si illuminò. Faiz strabuzzò gli occhi ed esclamò: “Carla, è Carla.”. Sortì l’effetto sperato solo a metà. Naomi rallentò ciò che stava facendo ma non si fermò. In compenso disse: “E allora rispondi, cioccolatino tutto scemo”.  Rispose. Aveva il viso tutto rosso e la voce rotta dall’amplesso. Inoltre, si sarebbe riuscita a contenere Naomi con i gemiti? O forse non avrebbe voluto contenersi. 

“Sei sveglio amore? Perché hai la faccia tutta rossa?” esordì Carla notando subito il colorito e l’affanno. Luca e Claudio nel panico.  

“Si, sono sveglio da un po’. Mi sego. Scusami, ieri non l’abbiamo fatto…”. Faiz era stato preso in contropiede e non avendo il tempo per elaborare una giustificazione che non fosse incrimante aveva detto la cosa meno assurda. Carla se l’era per fortuna bevuta. 

Tu avevi detto di essere troppo stanco. Boh, comunque tra dieci minuti torno al bungalow…Veloce” 

“Certo…veloce…cazzo, esplodooo.” 

Era stata Naomi a riagganciare siccome il ragazzo stava sborrando. Non che volesse lui si godesse in pace l’orgasmo, no. E’ che lo voleva mungere fino in fondo e per questo aveva bisogno che tutte le attenzioni fossero su di sé. Afferrò la testa del ragazzo e se la spinse con forza sul petto mentre contraeva i muscoli perineali sul membro. Quando la donna si assicurò che la pistola avesse finito i colpi e che stesse ritornando nel fodero si staccò da Faiz e così venne; venne di un orgasmo travolgente che esplose in un urlo. Ripresasi tolse poi frettolosamente dal cazzetto buffo il preservativo che gettò a terra. La troia aveva detto che tra dieci minuti sarebbe tornata, il che significava che gli amanti avevano ancora quindici minuti. Almeno così concluse Naomi.  

Pretendeva un ultimo orgasmo, lo meritava. S’inginocchiò di fronte a Faiz, il pisello moscio sembrava andato in coma ma l’infoiata streamer lo prese lo stesso in bocca. Voleva rianimarlo con una respirazione bocca a bocca. Ricorse a un vecchio trucco: mentre lo spompinava gli aprì le chiappe e puntò il dito medio in direzione dell’ano; lo penetrò lentamente, il cazzo era risorto. Abbracciando il ragazzo Naomi lo accompagnò quindi nella posizione che aveva scelto per l’atto finale di quella cavalcata; si sedette questa volta sulla scrivania e lui riprese a scoparla meccanicamente. Era ormai esausto e in realtà non credeva di poter venire una seconda volta. La mora non poteva però rischiare che gli sborrasse nella fica e di conseguenza doveva assolutamente venire prima di lui. Si concentrò sul disagio del ragazzo, su quanto si fosse dimostrata una porca insaziabile e infine sulle fantasie di tradimento. Allo scopo bastarono una decina di colpi, la ragazza affondò le unghie nella carne del frastornato partner e proruppe in un gemito più forte; lui riversò un paio di schizzi per metà sul piede di Naomi e per metà sul pavimento.  

Velocemente Naomi raccolse le sue cose e se ne uscì lasciandosi alle spalle le palle prosciugate.   

CONTINUA

Note finali:

Scrivimi all’indirizzo email tivengo.inmente@gmail.com per commenti, domande o anche semplicemente un saluto. 

Scritto da:

Mi piacciono i racconti che si prendono il loro tempo per arrivare alle scene più coinvolgenti. Quindi ti chiedo pazienza e spero che la storia ti stuzzichi. Scrivimi all'email tivengo.inmente@gmail.com per commenti, domande o semplicemente un saluto. Buona lettura!

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