Sonetto III

Per Europa godere in bue cangiossi
Giove, che di chiavarla avea desìo,
E la sua deità posta in obblìo,
In più bestiali forme trasformossi.

Marte ancor cui perdè li suoi ripossi,
Che potea ben goder perche era Dio,
E di tanto chiavar pagonne il fio,
Mentre qual topo in rete pur restossi.

All’incontro costui, che qui mirate,
Che pur senza pericolo potria
Chiavar, non cura potta nè culate.

Questa per certo è pur coglioneria
Trà le maggiori e più solennizzate
E che commessa mai al mondo sia.

Povera mercanzia!
Non lo sai tu coglion ch’è un gran marmotta
Colui, che di sua man fà culo e potta.

Nella raccolta:

La più celebre raccolta di poesie erotiche della letteratura italiana. I Sonetti Lussuriosi sono stati pubblicati da Pietro Aretino nel lontano 1526 e testimoniano quanto la voglia di sane scopate abbia contribuito al Rinascimento italiano.

Scritto da:

Nacqui ad Arezzo nell'anno in cui Colombo scoprì l'America e fui fra i più grandi poeti del Rinascimento italiano. Tuttavia, a causa della licenziosità delle mie opere, pochi di voi hanno avuto il privilegio di studiarmi sui banchi di scuola. Prendo dunque ora la parola, animato dagli editor di Erhotica, per divulgar a voi moderni l'arte raffinata con cui racconto ogni scopata

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